Riportiamo una breve riflessione di Seema Durrany, avvocato presso la Corte Civile Superiore di Delhi nonché presidente della Maitreya Xavier Charitable Society (MXCS), la ONG indiana che collabora con la Intergentes APS nella gestione del progetto di riabilitazione e sostegno scolastico dei bambini di Nathupur. Il progetto Nathupur (Nathupur è il nome di un grosso villaggio alle porte di Gurgaon, città satellite di Delhi) vede impegnata la Intergentes APS in un’attività di sensibilizzazione all’inserimento sociale e culturale di sezioni marginalizzate della società indiana: bambini dalits, tribali, donne. I primi sono coinvolti attraverso un’attività di istruzione mentre gli altri per mezzo di una serie di attività socio-culturali.
Tre eventi memorabili
Mentre scrivo questo piccolo contributo tre eventi mi vengono in mente: il verdetto della Corte Suprema dell’India nel caso Shah Bano contro Ahmed Khan 1985, SC (945), l’incoronazione di Sushmita Sen a Miss Universo e una telefonata della signora Anjum, che ho incoraggiato e aiutato a continuare gli studi dopo che la sua formazione scolastica si era interrotta in tenera età.
Il verdetto nel caso Shah Bano arrivò quando andavo a scuola e rappresentò l’inizio del mio impegno sociale e a favore delle donne. Insieme ai miei genitori ho partecipato a diversi programmi di sensibilizzazione, seminari e workshop organizzati per analizzare questa sentenza e generare consapevolezza nella società, poiché questa sentenza ha dichiarato che le donne musulmane hanno diritto al mantenimento dopo il divorzio secondo il codice civile laico del paese. Le mie lezioni a quella giovane età erano incentrate solo sulla Costituzione indiana e sullo status speciale delle minoranze in essa previsto. Fu proprio in questa fase che mio padre mi incoraggiò a leggere il Sacro Corano nella lingua di mia comprensione e così lo lessi sia in inglese che in hindi.
Nel 1994, quando Sushmita Sen fu incoronata Miss Universo, io ero una giovane donna che andava all’università. Questo evento ha influenzato molto la gioventù della mia generazione. Le ragazze sono diventate molto oculate nei confronti dei loro corpi e gli uomini hanno iniziato a visualizzare come loro compagne solo donne con taglia zero e pelle perfettamente pulita. Questi concorsi non mi sono mai piaciuti perché c’è poco posto per l’intelletto e la persona nella sua interezza. Ancora non capisco come una persona possa giudicare come perfetto il sorriso di un’altra donna; tutti i sorrisi sono perfetti! È un dono dell’Onnipotente ed è un segno di felicità.
Il sorriso è una caratteristica lodevole ed è considerato un atto di carità volontaria nell’Islam. Nelle mie sessioni incoraggio sempre le donne e i giovani a concentrarsi sulla personalità interiore e non sull’aspetto esteriore. Ora ho sentito che ci sono concorsi di bellezza anche per i bambini, il che non è una buona notizia. Il rifiuto di un bambino sulla base dell’aspetto fisico in età così precoce avrà senza dubbio un impatto negativo sulla sua psicologia.
Prima del lockdown ho ricevuto una telefonata da Anjum, persona che non sentivo da 20 anni. Al telefono mi ha detto che ogni giorno si ricordava delle mie lezioni ispiratrici e che lavorava duramente per l’istruzione di sua figlia. Oggi sua figlia ha superato l’esame di medicina e studia MBBS nel Nooh Government Medical College, Mewat (Haryana). Anche sua figlia vorrebbe incontrarmi. È inutile negare che episodi come questo mi danno soddisfazione e aumentano la mia fiducia di lavorare per la gente che non può permettersi i servizi di un avvocato.
Attualmente esercito la professione di avvocato e seguo i casi legati alle categorie emarginate della nostra società: donne, minoranze, studenti ecc. Vorrei, a tale proposito, parlare degli studenti africani di Greater Noida, una città molto vicina a Delhi dove vivo con la mia famiglia. Questi giovani stanno affrontando notevoli problemi di accettazione ed inserimento e per questo sono costretti a vivere in periferia. La loro diversità culturale, mangiano carne di manzo, parlano a voce alta e sono amanti delle feste, rende la loro presenza tra gli indiani molto complessa. L’altro problema è che dopo la scadenza del visto non vogliono tornare nei loro paesi, il che comporta l’arresto e la deportazione. Io li aiuto in tutti i modi possibili. Alcuni di loro sono buoni amici e vengono ai miei incontri e programmi di sensibilizzazione dove assicuro loro uno spazio per parlare di questioni sociali e di argomenti interreligiosi. Concludo ricordando le parole di Madre Teresa: «Non tutti possiamo fare grandi opere, ma possiamo fare piccole cose con grande amore».
Seema Durrany
(versione originale in inglese)
Three Memorable Events
Seema Durrany
While writing this paper three events are coming to my mind – The verdict of Honorable Supreme Court Of India in Shah Bano versus Ahmed khan 1985, SC (945), the crowning of Miss Sushmita Sen as Miss universe and a phone call from Ms. Anjum, whom I encouraged and helped in continuation of studies after her schooling stopped at very early age.
The Shah Bano verdict came when I was school going girl and it became the beginning of my social work. Along with my parents attended several awareness programmes, seminars, and workshops organized for analyzing this judgment and generating awareness about it in the society as this judgment declared Muslim women entitle for maintenance after divorce under secular code of the country. At this age my lectures were focused only on Indian Constitution and special status of minorities provided in it. At this stage my father encouraged me to read the Holy Quran in language of my understanding. And I read both in English and Hindi.
In 1994 when Sushmita Sen, was crowned Miss Universe, I was university going young woman. This event greatly influenced youth of my generation. The girls became extra cautious about their bodies and men started visualizing woman with zero size and perfectly cleaned skin as their companions. These pageants never appealed to me because there is no place for intellect. I still do not understand how one person can judge the smile of another woman as perfect smile, because all smiles are perfect. It is the gift of almighty and sign of happiness. Smile is commendable characteristic and is counted as an act of voluntary charity in Islam.
In my sessions I always encourage women and youth to be focused on inner personality and not of external appearance. Now I have heard that there are beauty contest for children as well which is not good news. The rejection of a child on the basis of physical appearance at such early age will have adverse impact on the psychology of child.
Before the lockdown I received telephone call from Anjum after 20 years. On telephone she told me that every day she remembered my inspiring lectures and worked hard for the education of her daughter and today her daughter passed medical examination and is studying MBBS in Nooh Government Medical College, Mewat (Haryana). Her daughter also wants to meet me. Episodes like this give me satisfaction and confidence of doing more and more work for the people.
At present I am practicing lawyer and take cases of marginalized sections like women, Minorities, students etc. I will like to mention here about the African students in Greater Noida. They are facing lots of trouble they are not welcomed by the residential societies and are compelled to live at the outskirts. They are unacceptable on the ground that they are culturally different, eat beef, loud voices, and party lovers. The other issue is that after expiry of visa they do not want to return to their countries which result into arrest and deportation. I help them in all possible manner. Some of them are good friends and come to my meetings and awareness programs where I give them platform to speak on inter religious topics. One of my legal interns is from Zimbabwe. I conclude by remembering the words of Mother Teresa that “Not all of us can do great work, but we can do small things with great love”