La Comunità Missionaria Intergentes e le Sorelle Clarisse di Montepaolo organizzano un incontro con Battista Borsato, teologo della diocesi di Vicenza.
Di fronte all’indifferenza religiosa sempre più dilagante e di fronte all’emorragia di presenze dalla Chiesa, in alcuni nasce l’inquietante domanda: «Il cristianesimo avrà un futuro?».
Battista Borsato ritiene che il cristianesimo avrà certamente un futuro, ma sarà un cristianesimo diverso da quello di oggi: vivremo un cristianesimo meno di massa e più di convinzione. Essere cristiani sarà una decisione libera senza il condizionamento di fattori esterni. Terminerà il regime di cristianità in cui tutto era cristiano.
Questa situazione può spaventare e creare nella Chiesa delle reazioni negative. Se assunta invece nella linea del vangelo, essa apre la strada verso il volto di un cristianesimo nuovo. Non più la coincidenza tra società civile e religiosa, non più un’adesione scontata e dovuta al cristianesimo. All’interno di una proposta libera e gratuita si apre il tempo di un cristianesimo di grazia: è il grande travaglio che esso è chiamato a vivere.
Battista Borsato, presbitero e teologo della diocesi di Vicenza, ha conseguito il dottorato in Teologia fondamentale e in Teologia morale. Ha diretto per vent’anni l’ufficio diocesano del matrimonio e della famiglia. È stato docente per molti anni all’Istituto teologico di Monte Berico. Attualmente è membro della rivista “Matrimonio” e direttore di Casa Mamre, un centro di educazione all’amore e di consulenza familiare. La sua costante riflessione si svolge attorno alla laicità della fede e della Chiesa e sul suo rapporto con il mondo. Ha pubblicato anche di recente libri assai fortunati, editi da EDB, tra cui: Un Dio umano. Per un cristianesimo non religioso (Postfazione di Carlo Molari); Dio è onnipotente? Una riflessione teologica e pastorale (Pref. di Paolo Ricca); Il coraggio di essere felici. Beatitudini per il nostro tempo (Pref. di Lidia Maggi); Il piacere di amarsi (Pref. di Luigi Accattoli).